domenica 26 agosto 2012

Il complotto, le amnesie, i potenti

E poi dicono che il vento cambia. Che s'invertono le tendenze. Sarà. Il pallone del Paese più strano del mondo, però, non cambia mai. La Juve che denuncia ingiustizie affronta quella che, puntualmente, beneficia di inesattezze arbitrali. Pubblicizzando le prime e dimenticando il resto: con nonchalance. E anche arroganza. Riappropriandosi del trend di sempre, vagamente accantonato per alcuni mesi: quella della B. Certo, la faccenda della squalifica di Conte non convince del tutto, oggettivamente. E, probabilmente, il tecnico non sbaglia ad attorcigliarsi sulla propria stizza. Detto questo, va riconosciuto che il primo atto della stagione, la Supercoppa made in China contro il Napoli, l'ha omaggiata oltre ogni merito. Ed anche il campionato appena cominciato ci riserva il primo caso (contro il Parma, la palla di Pirlo che non entra diventa gol). Eppure, la società si affretta a dimenticare certi dettagli troppo spesso. Esasperando, talvolta, chi pensa il contrario e decide di ribellarsi. Ma è così che va. Non ascoltate, allora, chi suggerisce correttezza, sempre. Non serve. Tanto, vince chi urla, pretendendo. Inventando crediti, inventando fantasmi. O denunciando un complotto. Che, storicamente, piega i più deboli. Mai i potenti.