martedì 27 novembre 2012

E se Cellino fosse stanco?

L'ultima di Massimo Cellino: un ragazzino destinato dalla sua società a sbrigare il proprio compito di raccattapalle durante l'ultimo Cagliari-Napoli, riceve un attestato di simpatia da Marek Hamsik, che poi è l'uomo decisivo del match (suo il gol del successo della gente di Mazzarri). E, per questo, viene redarguito e punito, ovvero allontanato. Dove, per allontanamento, si intende la perdita del posto nell'organico del settore giovanile sardo. Va bene che il regolamento interno non prevede che i raccattapalle chiedano (o, eventualmente, ottengano senza volerlo) qualcosa da chi scende in campo: ma, sinceramente, questo ci sembra molto più di abbastanza. Diciamo pure troppo. E va bene che, probabilmente, il presidente è uomo di scaramanzia ultradichiarata. I riflettori su di sè, piuttosto, sembrano attrarlo, disorientarlo. La storiaccia del mancato svolgimento di Cagliari-Roma, per un capriccio di uno dei plenipotenziari più agitati del pallone italico, è ancora fresca. E freschissime, anzi, sono le dichiarazioni che si sono accodate al secondo grado di giudizio, ovviamente sfavorevole: parole oggettivamente senza fondamento. E in sovrannumero. Oppure, Cellino è stanco: del calcio, delle sue dinamiche, dei suoi sottobosco, delle sue pieghe. Meglio ancora, usurato da tanti anni di militanza (assai positiva dall'angolazione dei risultati ottenuta). Forse, con il tempo, ha esasperato - magari inconsapevolmente - la propria intolleranza: prima verso le regole non scritte (ricordiamo, ad esempio, ancora il caso-Marchetti, che sapeva tanto di mobbing) e, più tardi, verso i regolamenti. Comunque, verso certe situazioni e, in generale, verso chi vive ed opera attorno a questo mondo strano della palla che rotola. E, magari, necessita di fermarsi: per un po' o per sempre. Perchè riposare, ad un certo punto, è un diritto. Tanto, a Cagliari lo ricorderanno con stima, per sempre. I riflettori, così, potranno puntare su altre latitudini: sull'isola basta il sole del Mediterraneo.